top of page

ELLE: L'ombelico del mondo. Perché la maternità ancora oggi fatica a essere considerata un valore

Il report di Save the Children relativo a 179 Paesi e la situazione in Italia, dove le donne diventano madri sempre più tardi e devono rinunciare alla carriera

da Elle.it


Secondo l'ultimo Indice delle madri pubblicato da Save the children, la classifica del benessere materno-infantile relativa a 179 Paesi, la Norvegia e i Paesi del Nordeuropa garantiscono le migliori opportunità a mamme e bambini in rapporto a tutti gli indicatori, mentre l'inferno somiglia molto alla Somalia, che occupa l'ultimo posto della classifica. La crisi da covid, poi, ha esasperato situazioni già al limite, peggiorando in primo luogo i problemi della malnutrizione, che colpisce soprattutto mamme e bambini (il 60% delle persone che soffrono la fame nel mondo). Le madri denutrite, molte delle quali adolescenti, hanno più probabilità di avere bambini che soffrono di ritardi psico-fisici. Inoltre, si calcola che una prosecuzione di altri 6 mesi delle misure restrittive anti-pandemia potrebbe provocare fino a 7 milioni di gravidanze non volute e fino a 31 milioni di nuovi casi di violenza di genere ai danni di donne e ragazze.


Quanto all'Italia, le donne diventano madri sempre più tardi e molte devono rinunciare alla carriera, secondo il report di Save the Children Italia Le equilibriste 2020, che fotografa la situazione nel nostro Paese. «Purtroppo la loro condizione negli ultimi mesi è peggiorata, soprattutto nell’aera dell’occupazione», rivela la direttrice della onlus Daniela Fatarella, anticipando i dati della nuova ricerca in uscita nei prossimi giorni. «L’Italia si è confermata un Paese in cui è molto difficile essere madri, con differenze evidenti nel sostegno alla maternità: le regioni del nord sono più mother friendly, mentre al sud si incontrano le maggiori difficoltà. Lo scorso anno sono nati 16.000 bambini in meno, non c’è più tempo da perdere. La rinascita dell'Italia passa anche dall’inversione della curva demografica e dallo sviluppo del potenziale delle donne e delle madri».


Fotografia di gravidanza Donatella Nicolini

La maternità, denunciano questi numeri, fatica a essere considerata un valore, ed è proprio questo che vogliono riscattare i ritratti di Donatella Nicolini, autrice delle foto di questo servizio, appena premiata da The Societies of Photographers come miglior Maternity Photographer del mondo per il 2021: «Le storie delle donne che ascolto parlano spesso di discriminazioni sul lavoro, di un partner che le ha lasciate sole proprio in questo momento, dell’imbarazzo di un corpo giudicato “sformato” o della paura di sentirsi, di essere, da ora in poi, più fragili, più vittime, più emarginate. Le mie foto sono una rivalsa».


Dopo avere iniziato a fotografare mamme e neonati un po' per caso, si è lasciata poi rapire dal soggetto, tanto da partire per New York, l’unico posto dove si teneva un corso dedicato. «Non ho capito subito perché il tema della gravidanza mi ossessionasse a tal punto – non ho figli e la maternità mi aveva sempre spaventata», confessa Nicolini. «Ma poco alla volta è riemerso, con la storia di mia nonna rimasta incinta di un uomo che non aveva voluto sposarla e diventata la “vergogna” del paese, costretta a nasconderla fino all’ultimo; una “colpa” passata poi a mia madre, neanche lei libera di esibire la sua maternità. Non valeva lo sguardo degli altri, anzi, doveva evitarlo. Adesso io, con il mio lavoro, cerco di restituirle tutta la dignità. Qualcuna mi ha detto: è stato l’unico momento in cui mi sono sentita pienamente felice. È quello che, ritraendole, vorrei gridare a ognuna di loro e al mondo: Guarda! Stai facendo qualcosa di potente e straordinario, una cosa che nessuno, mai, può avere il diritto di mortificare».

Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page